Where
A 10 m s.l.m., all'Acquarella, Capezzano Pianore (Camaiore). Al raccordo tra la pianura apuo versiliese e la valle di Camaiore, ai piedi delle colline coltivate a uliveto.What
Insediamento che conosce diverse fasi di occupazione, dal periodo etrusco tardo arcaico (VI secolo a.C.), attraverso tutta l'epoca romana con una villa rustica, fino al periodo altomedievale (VI-VII secolo d.C.).When, Who, Why
Gli scavi archeologici condotti tra il 1994 e il 1998 e nel 2001-2002 all'Acquarella hanno messo in luce un insediamento abitato fin dall'età arcaica. La presenza degli Etruschi nel sito dell’Acquarella è testimoniata sporadicamente già nel VI secolo a.C. Risale invece all'epoca romana una villa rustica completa di ambienti legati al ciclo produttivo dell’olio con il torchio per la spremitura delle olive, una serie di vasche per la raccolta e la decantazione dell’olio e un magazzino con cinque grandi doli interrati. Intorno al cortile è ipotizzabile che si sviluppassero altri quartieri produttivi dell’insediamento rustico o che invece vi fosse un settore residenziale, riservato al proprietario del fondo. L´edificio ebbe certamente una vita prolungata con vari interventi di ristrutturazione: nell’ambiente del torchio oleario il pavimento in opus spicatum, riferibile al II secolo a.C., venne ricoperto da un pavimento in cocciopesto durante la prima età imperiale; nuovi piani d’uso in terra battuta coprirono gli antichi pavimenti e in epoca tardo antica si formarono strati di vita dal tipico colore nero, a seguito di un periodo crisi che vide il crollo di strutture, abbandoni, riutilizzi precari e fenomeni di tipo alluvionale, dovuti ad una minore cura dei canali e fiumi che attraversavano il territorio. A partire dalla fase tardo antica fino a quella altomedievale sulle strutture della fattoria romana vennero impiantate modeste case in legno, con tracce di attività domestiche e produttive. I materiali rinvenuti nella fattoria, riferibili a classi ceramiche di produzione locale, regionale e d’importazione, dal II secolo a.C. al VI secolo d.C., consentono di confermare le ipotesi riguardanti le fiorenti attività commerciali ben note in tutta la fascia costiera, e di ricostruire un quadro di contatti con il territorio lunense, pisano, il Valdarno, con l’area campano-laziale, l’Africa settentrionale e la penisola Iberica.
Materiali archeologici
Ceramica a vernice nera, a pareti sottili, terra sigillata italica e tardo italica, ceramica di uso comune da mensa e da cucina, ceramica a vernice rossa interna, ceramica africana anfore, monete. Gli esemplari di anfore ritrovati nel sito attestano il consumo di vino prodotto sia nella regione sia in area campano-laziale e nelle province spagnole (anfora Dressel 2/4), da dove giungevano anche le conserve di pesce salato (garum) (anfora Dressel 7/13).
I materiali archeologici sono esposti a Camaiore presso il Civico Museo Archeologico. http://www.comune.camaiore.lu.it/page/uffici/index.asp?IdUfficio=18
Bibliografia
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E. Paribeni, F. Fabiani, M. Bini, G. Boschian, L. Cuniglio, Camaiore (LU). Il complesso rustico dell’Acquarella: dall’indagine conoscitiva alla valorizzazione, «Notiziario della Soprintendenza Archeologica per beni archeologici della Toscana», 1, 2005, pp. 42-49.
M. Bini, F. Fabiani, Indagini geoarcheologiche nel sito pluristratificato dell’Acquarella (Camaiore, LU), «Notiziario della Soprintendenza Archeologica per beni archeologici della Toscana», 3.1, 2008, pp. 54 - 60.
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