La Versilia è una zona geografica posta all’estremità della Toscana nord occidentale, tra il mare e l’imponente cornice delle Alpi Apuane, soprattutto nota per le sue località turistiche a vocazione balneare, la cantieristica navale, l’estrazione e la lavorazione del marmo delle cave apuane; esiste però anche una Versilia ricca di siti archeologici, pievi romaniche, borghi medievali, fortezze e castelli, che testimoniano la lunga storia del territorio abitato fin dal Neolitico.
Il territorio versiliese è dunque caratterizzato da un mosaico di paesaggi che si sono modellati nel tempo, nel contesto delle dinamiche di formazione ed evoluzione geologica e geomorfologica. La pianura risale, con un leggero dislivello, fino a saldarsi ai piedi dei primi rilievi collinari, in corrispondenza dello sbocco a valle dei numerosi corsi d’acqua, che rendono la zona particolarmente fertile. Fiumi e torrenti scendono a prevalente regime torrentizio dalle strette valli montane che si addentrano nel complesso montuoso delle Alpi Apuane, paragonate dal geografo Emanuele Repetti ad «un mare tempestoso istantaneamente pietrificato». La zona costiera presenta un esteso litorale sabbioso che un tempo era contraddistinto da un sistema di dune, aree umide e retrodunali. Queste aree costituiscono residui di zone più ampie bonificate a partire dal XVI secolo attraverso colmate e sistemazioni idrauliche, che hanno visto la deviazione di importanti fiumi come il Versilia e la creazione di un vasto reticolo di canali. Nell’entroterra permangono relitti di laghi costieri nell’area del Lago di Porta e del Lago di Massaciuccoli.
La ricostruzione delle dinamiche di popolamento ha messo in evidenza come la Versilia, fin dai tempi più remoti, sia stata condizionata dalla presenza di giacimenti di materie prime, estratte, lavorate e commercializzate dai popoli che l’hanno abitata, e sia stata caratterizzata da una spiccata vocazione mercantile grazie alla presenza di una serie di scali marittimi, di valichi appenninici e di una fitta rete fluviale.