Where

Terrazzo Inferiore della villa romana d'otium dei Venulei a Massaciuccoli (Massarosa).

What

Sudatio del complesso termale della villa d'otium dei Venulei, dalla seconda metà del I secolo d.C.

When, Who, Why

Altro vano significativo del complesso è una vasta sauna, la sudatio Z riscaldata da un forno posto, presumibilmente, sotto al pavimento rivestito di marmo, tra il corridoio inferiore V e la sauna stessa, e dal sistema a ipocausto composto dalle suspensurae, ossia pilastri in mattoni eretti sotto il pavimento della sudatio Z, tali da creare uno spazio in cui l’aria calda potesse circolare liberamente; l’aria calda poteva inoltre circolare nell’intercapedine creata nelle pareti che circondavano la stanza. Al centro del pavimento si trovava una caldaia con sopra una lastra di piombo, che forse contribuiva a innalzare la temperatura dell’ambiente e a favorire l’evaporazione dell’acqua gettata sul pavimento di marmo. La sauna doveva essere accessibile dal vano di passaggio X e da un corridoio (V superiore) in comunicazione con la stanza di passaggio G. L’ambiente G aveva con ogni probabilità un pavimento di fondazione, all’incirca corrispondente alla quota attuale, ed uno posto ad una quota superiore; questa stanza doveva perciò essere riscaldata tramite un’apertura circolare compresa tra i due piani pavimentali, da cui entrava l’aria calda prodotta dal forno creato per il riscaldamento della sauna. Anche il vano Y doveva esser riscaldato grazie alla vicinanza con la sauna (Z) e all’aria calda prodotta dal medesimo forno, tramite un’apertura posta nella parte inferiore della parete meridionale; tale ambiente perciò inizialmente doveva essere utilizzato per il riposo o ristoro durante i mesi più freddi, dopo la ristrutturazione del II secolo d.C. come probabile tepidario. Ad un livello inferiore si trovavano i corridoi V e U, che forse consentivano ai servi di alimentare e controllare il forno della sauna, di  accedere e uscire dal complesso senza essere visti, di ispezionare il sistema a ipocausto e la caldaia posti sotto il pavimento della sauna, attraverso un varco posizionato sulla parete occidentale della sudatio e chiuso da una probabile porta in legno ormai scomparsa; V ed U permettevano inoltre di raggiungere un ipotetico magazzino (W) della legna, coperto da un tetto in legno e per questo andato perduto. Il piano in cui si trovava il presunto magazzino W poteva anche essere raggiunto da una scala in legno che lo collegava al portico corrispondente allo spazio U superiore.

 

Materiali archeologici

I materiali archeologici sono esposti presso il Padiglione Espositivo “Guglielmo Lera” di Massaciuccoli e presso il Museo Nazionale di Villa Guinigi a Lucca. I resti delle strutture antiche si trovano presso l’area Archeologica di Massaciuccoli romana a Massaciuccoli.

Bibliografia

G. Ciampoltrini, Gli ozi dei Venulei. Considerazioni sulle terme di Massaciuccoli, «Prospettiva», 73-74, pp. 119-130, 1994.

G. Ciampoltrini, La “villa” di Massaciuccoli. Una proposta di lettura, «Rassegna di Archeologia», 15, pp. 107-118, 1998.

M. Giannini, Versilia, genesi di un territorio. Dall’età preistorica all’arrivo dei romani, «Journal of Ancient Topography», XXIII, 2013, pp. 155-178.

M. Giannini, C. Cstagnetti, Un approccio multidisciplinare per documentare e visualizzare un sito archeologico: la villa d’otium di Massaciuccoli (Massarosa, Lucca), «Archeologia e Calcolatori», 29, 2018.